RUFA E MOVIMENTO MODA RESPONSABILE, INSIEME PER UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO IL FAST FASHION
Quattro concept creativi per una comunicazione visiva multicanale, che ci porta a riflettere sui problemi ambientali, etici e sociali connessi al fast fashion. Per iniziare a trasformare in meglio il sistema moda, facendo sentire la propria voce.
Campagne che prendono vita in occasione della Fashion Revolution Week 2024, un momento chiave per riflettere sull’impatto ambientale delle nostre scelte nella moda.
In che modo la creatività può aiutarci a promuovere una moda più responsabile?
Come possiamo rendere evidente il livello di inquinamento ambientale, economico, etico e sociale causato dal Fast Fashion?
Nasce con questo obiettivo la campagna di sensibilizzazione realizzata dal network di esperti del Movimento Moda Responsabile insieme agli studenti e ai docenti dei corsi di Advertising e Copywriting del Triennio di Graphic Design di RUFA e all'associazione no-profit Rén Collective.
Quattro campagne creative che, attraverso il linguaggio pubblicitario, vogliono arrivare a quante più persone possibile, contribuendo a modificare abitudini e consumi d’uso per una moda più responsabile.
Problema? Soluzione
Una campagna spiazzante, creativa e vivace, che utilizza il nodo narrativo della sorpresa per raccontare i danni e le conseguenze del Fast Fashion. Infatti, come possiamo collegare il caldo soffocante, il traffico impietoso e i cattivi odori dell’immondizia ai capi di abbigliamento fast che acquistiamo con leggerezza? Questa campagna, intitolata Problema? Soluzione, invita ad acquistare in maniera consapevole e spiega come l’inquinamento e il peggiorare delle condizioni climatiche che viviamo ogni giorno sono causati anche dall’utilizzo sconsiderato di risorse messo in piedi dall’industria del Fast Fashion.
Fast fashion Fast ending
Questa campagna pone al centro dell’attenzione l’inconsistenza dei prodotti Fast Fashion, che buttiamo via ogni anno dopo pochissimi utilizzi, per poi finire accumulati in discariche abusive dove restano ad inquinare il pianeta per migliaia di anni.
L’idea è stata quella di raccontare questa problematica attraverso la metafora della morte dei vestiti, rappresentata come un cimitero seriale, come seriale è la veloce produzione di questi capi.
Il titolo, Fast Fashion Fast Ending, vuole sottolineare il concetto alla base dell’idea creativa, ovvero la velocità di produzione del Fast Fashion e la breve durata dei vestiti, accennando al tempo stesso alla loro lunga permanenza sul pianeta.
Ricuciamo il mondo
Un mondo strappato come i capi Fast Fashion che, essendo di scarsa qualità, si lacerano e si deteriorano velocemente e facilmente, diventando inutilizzabili e, quindi, da buttare.
Ma gettandoli inquiniamo l’ambiente, così come le aziende hanno inquinato per produrli.
Ricuciamo il mondo è il titolo della campagna, poiché il fast fashion consuma tantissime risorse per dare vita a prodotti inutili, effimeri e dannosi. Questa creatività rappresenta le zone geografiche del mondo maggiormente interessate alla produzione di capi di moda veloce che creano strappi e ombre dovute all’usura sui capi stessi, disegnando la mappa dello sfruttamento, del disastro ambientale, dello spreco delle risorse.
I nostri ricordi
Gli abiti come amici, compagni di viaggi, protagonisti di storie, amori ed avventure. I capi di abbigliamento come oggetti preziosi da conservare e portare con sé lungo gli anni più significativi della nostra esistenza.
Questi capi non sono di certo prodotti Fast Fashion che, per la loro intrinseca scarsa qualità, non reggono al tempo, all’usura, all’utilizzo intenso che gli riserva la vita.
Questa campagna, intitolata I nostri ricordi, mostra in maniera emotiva e impattante come il Fast Fashion sia nemico della continuità, delle emozioni, dei legami che durano e hanno un significato.
É stata utilizzata una narrativa che trasmette affetto, differente, insolita per creare una comunicazione che punta al cuore e fa passare un messaggio dal forte impatto sociale.
UNISCITI ANCHE TU ALLA NOSTRA CAMPAGNA PER UNA MODA PIÙ RESPONSABILE!
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Un ringraziamento speciale ai docenti e agli studenti dei corsi di Advertising e Copywriting del Triennio di Graphic Design di RUFA, al Movimento Moda Responsabile e all'associazione no-profit Rén Collective per aver reso possibile questa iniziativa.
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